Etiopia

Organizzato e raccontato da

Birgit Lanzendörfer

Etiopia

La cultura copta e il trekking sui monti Semien, gli altopiani abissini, la depressione della Dancalia e la visita ad Angela Roberts, nostra amica e operatrice umanitaria. Sono questi gli elementi chiave di un viaggio in Africa al crocevia tra avventura, escursionismo e storia.

Addis Abeba

Arriviamo ad Addis Abeba la mattina presto e sfruttiamo il resto della giornata per visitare la capitale etiope, una metropoli eretta sulle colline. Tra le nostre tappe spicca il Merkato, uno dei più grandi mercati dell’Africa. Dal giorno successivo, ci dividiamo in due gruppi.

Blue Nile Falls

Lago Tana e Gondar

Con il gruppo “classico” montiamo a bordo del minibus e ci dirigiamo verso nord costeggiando le colline di Entoto. Dopo aver visitato le cascate del Nilo Azzurro, raggiungiamo il lago Tana. Durante un giro in barca, visitiamo alcuni monasteri aperti anche alle donne. Facciamo tappa in un mercato tradizionale, poi proseguiamo fino a un villaggio sulle rive del lago Tana famoso per le sue barche di papiro.

Il viaggio prosegue verso Gondar, la prima capitale del regno etiope. Ammiriamo affascinati le vestigia dell’epoca (XVII secolo): bastioni, castelli, fortezze e chiese.

Monti Semien

Percorrendo una spettacolare strada che serpeggia lungo i monti Semien, attraversiamo la panoramica valle del Tekeze e raggiungiamo AXUM. Qui, troviamo ad attenderci numerosi siti archeologici, come il palazzo della regina di Saba, il parco delle stele, le catacombe e il museo di Axum.

Axum Stelenfeld
Simien Mountains

Gondar

Con il gruppo trekking ci avviciniamo ai monti Semien in aereo. Dopo aver visitato la città di Gondar, proseguiamo verso il Parco Nazionale dei Monti Semien, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Passiamo la notte in tenda.

Gondar
Camp Geech

Escursione a Geech

Partiamo con muli e guide verso Geech e in 5–7 ore di marcia conquistiamo la vetta, a 3.600 m s.l.m. Il sentiero si snoda nel cuore di una natura incontaminata, regno di scimmie e uccelli del tutto particolari. Trascorriamo la notte sotto il cielo aperto.

Escursione a Chenek

Il giorno dopo, proseguiamo a piedi per altre 6–8 ore fino Chenek, probabilmente il luogo più adatto per osservare la fauna e la flora dei monti Semien. Infine, ci dirigiamo verso Axum, dove ci riuniamo con l’altro gruppo.

Depressione della Dancalia

Tutti insieme, ci dirigiamo verso la depressione della Dancalia, uno degli angoli più singolari del mondo, assolutamente da visitare. Ubicata sotto il livello del mare, nel nord-est dell’Etiopia, è una regione sostanzialmente off-limits: zona spesse volte vietata, terra tra le più calde del globo, area di insediamento delle tribù nomadi degli AFAR. I disordini politici, l’inospitalità e le temperature estreme hanno sempre tenuto lontani i turisti.

Se noi riusciamo ad accedere a questo deserto è solo grazie a permessi speciali e alla scorta delle forze dell’ordine.

Triangolo di Afar

Puntiamo innanzitutto su Dallol, vulcano situato nella depressione della Dancalia – e quindi esposto a una temperatura media di 40 ºC! Qui, il paesaggio si tinge di giallo e arancione per i tanti minerali che si fanno strada oltre il sottile strato di crosta terrestre fino in superficie, del bianco dei coni di sale e del verde brillante delle pozze sulfuree. È davvero un panorama impareggiabile. Proseguiamo verso il lago salato di Assal, dove vediamo i salinai lavorare in condizioni durissime. A trasportare il sale fuori dalla Dancalia ci pensano poi carovane di cammelli.

Schwefelpools
Erta Ale

Vulcano Erta Ale

Nel Triangolo di Afar si trova un altro pezzo forte del nostro viaggio: il vulcano a scudo Erta Ale. Dopo aver ottenuto il permesso della polizia per scalarlo, ci avviciniamo alla base. Iniziamo l’ascesa al tramonto e giunti sul bordo del cratere, a 613 m s.l.m., assistiamo a uno degli spettacoli naturali più straordinari del mondo: eruzioni e lava incandescente – un balzo indietro nel tempo alle origini del pianeta. Passiamo la notte sotto il bagliore delle stelle e con il fulgore del vulcano sullo sfondo.

Lalibela

Dalla natura passiamo alla cultura: arriviamo a LALIBELA e visitiamo uno dei più grandi luoghi sacri della cristianità. Le undici chiese rupestri monolitiche, risalenti al XII secolo e uniche nel loro genere, sono state scolpite lavorando un unico pezzo di granito rosa. Dichiarate Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO, queste chiese di cultura copta sono in gran parte decorate con affreschi. Dedichiamo l’intera giornata alla visita di questo importante sito culturale, non per nulla considerato l’ottava meraviglia del mondo.

UNESCO World heritage, Lalibela

Progetto di sviluppo

Gimma

Due voli a lunga percorrenza ci portano a GIMMA (in Etiopia sud-occidentale), luogo di lavoro della nostra amica, Angela Roberts, meranese d’adozione e operatrice umanitaria. Che gioia rivederla! Angela ci spiega la sua attività e ci permette di conoscere da vicino il Paese, la gente, lo stile di vita e i problemi dell’Etiopia. Con un’ultima cena a base di piatti tipici, concludiamo la nostra grande avventura e cominciamo il viaggio di ritorno a casa.